Un bisogno improvviso, forte e spesso vincente di fare qualcosa descrive il carattere di questo nuovo marchio portoghese nel mondo del fitness.
IMPULSE ha un'identità unica, e il suo successo parte dalla motivazione di chi l'ha creato e ci ha sfidato a svilupparne l'immagine. Il club di Braga ha una superficie di 630 m², la più piccola delle tre unità aperte di recente, ma quella che meglio riassume il concetto sviluppato per IMPULSE. La sobrietà è in questo club incorniciata in una palette monocromatica con note elettrizzanti in giallo, colore identitario del marchio.
Monocromo può essere una parola strana e avere significati diversi. Per noi è stato un modo per aprire una nuova strada. In tempi in cui l'uso del colore può essere così estremo e intenso, abbiamo deciso di esplorare un percorso alternativo. Utilizzando varie tonalità di grigio e nero, abbiamo creato un gioco visivo che ora fa parte dell'essenza e dell'identità dei club Impulse.
Parte del processo concettuale consisteva nel passare dalla tridimensionalità alle viste piane, esplorando l'uso di colori e supporti diversi in modo molto grafico. Questa strategia ci ha permesso di dare vivacità ed equilibrio agli elementi che definiscono il progetto. Quando elementi grafici e architettura si fondono in un'unica struttura, diventano parte di un'identità unica.
Per quanto riguarda la disposizione, il contrasto tra l'ingresso compatto e l'ampiezza dell'area centrale esalta la scala e la dimensione della palestra. La struttura del tetto dell'edificio industriale è stata mantenuta a vista per sfruttare l'altezza del soffitto. Qui la neutralità è garantita dalla predominanza del grigio. Il colore giallo vibrante è puntuale e delimita la zona dei pesi liberi.
Ogni studio ha un proprio linguaggio ed è facilmente riconoscibile per la sua identità. Lo Studio 1, uno spazio nero dedicato esclusivamente alle lezioni di ciclismo, ha la sua geometria delimitata da una linea continua di luce che si staglia sui piani neri illuminando la grafica delle pareti verticali. Accanto al palco, uno specchio a tutta parete riflette questo gioco di luci e forme, duplicandolo e creando un'illusione ottica che distorce la percezione delle dimensioni della stanza.
Lo Studio 2 è neutro e vuole essere discreto, ma la tensione provocata dalle linee di luce del soffitto è provocatoria e sfida l'ortogonalità di questo spazio.
Gli spogliatoi sono stati ottimizzati e organizzati lungo un asse per sfruttare al meglio l'area. Questo spazio mantiene la strategia e il concetto adottati negli altri spazi di questo club, esplorando però materiali diversi.
Simmetria, perpendicolarità e rigidità contrastano con l'audacia del marmo riciclato e il motivo ritmico creato dalla ceramica satinata. Il colore giallo appare qui come elemento di sorpresa. Presente all'interno degli armadietti, si rivela a chi li apre.
Anche gli spazi più semplici hanno una storia da raccontare.
