La sede centrale di Alliander a Duiven, nei Paesi Bassi, rappresenta un esempio pionieristico di ristrutturazione sostenibile, ottenendo la prestigiosa certificazione BREEAM-NL Outstanding - il primo progetto di ristrutturazione nei Paesi Bassi a raggiungere questo livello.

Principi di progettazione
Il principio fondamentale del progetto è l'interconnessione. I diversi blocchi di edifici esistenti sono stati rispettati e integrati nel nuovo progetto, con l'83% delle strutture originali mantenute. Un grande tetto iconico copre un atrio centrale che collega visivamente, programmaticamente e logisticamente i sei volumi, creando uno spazio di incontro dinamico per dipendenti e visitatori. Grandi lucernari nella copertura curva massimizzano la luce diurna all'interno dell'atrio, mentre una facciata completamente vetrata stabilisce un forte legame visivo con il paesaggio circostante, favorendo uno spazio di lavoro sano e stimolante.

Il progetto è stato guidato da principi di efficienza ed efficacia, concentrandosi sulla minimizzazione degli interventi, dell'uso dei materiali, dell'impronta, dei costi e dell'impatto ambientale. Questo approccio mirava a massimizzare la funzionalità, il comfort, l'innovazione, l'identità e un contributo positivo alla società.
Circolarità
Il progetto dà priorità all'elevata conservazione delle strutture esistenti, riuscendo a preservare l'ottanta per cento dei materiali originali dell'edificio, ad esempio utilizzando il legno di scarto per il rivestimento delle facciate e riutilizzando il cemento e l'acciaio delle sezioni demolite per le estensioni dell'edificio. Inoltre, l'asfalto dei tetti esistenti è stato riciclato.

Per quanto riguarda il riutilizzo dei componenti, sono stati mantenuti i servizi igienici e le piastre del soffitto esistenti, mentre le porte sono state trasformate in modo creativo in nuovi mobili. Il progetto prevede anche una struttura del tetto leggera e smontabile, che riduce al minimo l'uso di materiali e consente un riutilizzo futuro. Per migliorare ulteriormente la trasparenza e la sostenibilità, un "passaporto delle materie prime" completo documenta l'origine, la manipolazione, lo stoccaggio e il potenziale di riutilizzo futuro di tutti i materiali coinvolti nel progetto.

I materiali
Alliander privilegia un sistema a ciclo chiuso, convertendo i materiali usati in nuove risorse anziché in rifiuti. 2.000 metri quadrati di facciate interne utilizzano legno di recupero proveniente da un impianto di rifiuti vicino, raccolto e selezionato da persone che si sono reinserite nel mondo del lavoro. Il legno è installato per essere facilmente smontato e riutilizzato. Gli indumenti da lavoro scartati vengono riciclati in isolamento per pareti a intercapedine.
L'atrio presenta una facciata verde con 20.800 piante, irrigate con acqua piovana, che purificano l'aria interna. Un tetto ondulato di 6.500 metri quadrati con 20 lucernari (il più grande dei quali ha un diametro di 22 metri) fornisce calore e luce diurna evitando il surriscaldamento.

L'85% dei materiali edili rimossi è stato accuratamente selezionato. I materiali non riutilizzabili, come metallo e vetro, sono stati trasformati in tredici flussi di rifiuti. Le coperture bituminose sono state riciclate e riapplicate in nuove coperture. È stato aggiunto un piano agli edifici esistenti rinforzando le fondamenta e sostituendo la facciata in mattoni con legno più leggero.

Efficienza energetica
Il complesso edilizio raggiunge uno stato energetico positivo, generando più energia di quanta ne consuma. Questo surplus di energia può essere condiviso con gli enti vicini attraverso una Smart Grid, favorendo una "Green Alliance" all'interno della comunità. Il progetto ottimizza l'uso dell'energia grazie alla ventilazione naturale del tetto e al ruolo dell'atrio come "seconda pelle" che crea una zona climatica intermedia.

Inoltre, l'edificio raggiunge la neutralità di carbonio grazie all'implementazione di pannelli solari (posizionati strategicamente nelle aree di parcheggio per l'ombreggiamento) e di acqua sotterranea per l'accumulo termico. In particolare, l'installazione precoce dei pannelli solari ha permesso al progetto di ottenere un cantiere energeticamente positivo - una novità assoluta nei Paesi Bassi.

