Il progetto è stato concepito proprio quando i nostri corpi e dopo alcuni giorni le nostre menti erano confinate. Questa nuova casa potrebbe reggere un altro confino? Ce lo chiediamo. Questa sarà forse d'ora in poi la nuova domanda da progettare. Perché se un'architettura è buona perché è flessibile, luminosa e sana, sopporterà il confino e qualsiasi situazione futura. Perché sarà adattiva, evolutiva e premurosa.
Troviamo un appartamento degli anni 80 nel centro della città. Estremamente compartimentato e organizzato con spazi gerarchici tipici di un'altra epoca, di un altro modo di vivere.
La luce naturale è stata paralizzata troppo presto, le circolazioni costringevano a movimenti troppo innaturali e le diverse stanze erano per una sola attività.
Mens sana in habitat sano.
Tre cose erano l'ossessione da risolvere: spazio esterno (più terrazza), flessibilità d'uso (stanze intercambiabili), spazi per la cura di sé (telelavoro, relax) e qualità ambientale (luce naturale più ore, materiali sani).
Forziamo il conflitto (inteso come qualcosa di positivo), provochiamo il nostro esotismo e un'architettura evocativa che dimentica il continente e ricrea un contenuto attento e delicato.
La casa è attraversata in modo organico e naturale e le transizioni tra le stanze sono proporzionali.
Abbiamo ottenuto un ambiente sano con materiali naturali: legno di bambù, vernici a calce e lacche di gesso. Compongono una casa con un effetto "sssh", nella calma, nella pace ...
Materiale Utilizzato:
- Microcemento: CEMENT DESIGN
- Pavimento in legno: MOSOBAMBOO
- Rubinetteria: ICÓNICO
- Toilette: CERÁMICA CIELO
- Illuminazione a soffitto: LUCE ARKOS
- Illuminazione da parete: INMA PEROLI
- Krion: PORCELANOSA
- Meccanismi: JUNG IBÉRICA
- Vernici a calce: KERAKOLL, MUNDICROMA
- Atrezzo in ceramica: DELAMORYLABELLEZA
