“Su e giù dal cubo” è un progetto che vuole permeare l’esperienza quotidiana della città di Napoli, come elemento di definizione di una spazialità che si sovrascrive a quella determinata dalla sola configurazione dei luoghi. Misurandoci con una questione di antropologia dello spazio, ci siamo presto resi conto di quanto essa si intrecci con un tema centrale della progettazione urbana: la vita degli spazi, al di là del voler essere il contenitore della funzione per il quale sono stati pensati.
L’esperienza della continuità spaziale e una complessità dei luoghi e delle funzioni che saranno inseriti faranno sopravvivere le scale allo scorrere del tempo, anche solo nel momento di una performance, di un mercatino o di un evento, diventeranno nuovi spazi attivi e dinamici della città.
L’idea è di convertire qualsiasi scalinata di Napoli in uno spazio pubblico socialmente coinvolgente che possa rappresentare delle nuove centralità per la città. “Su e giù dal cubo” diverrà una nuova scultura asimmetrica, modulare e componibile, che offrirà posti a sedere individuali e adiacenti circondati da una vegetazione formata sia da alberature a basso fusto sia soprattutto da orti urbani che potranno essere curati dalla comunità di quartiere. Nella serata un sistema nuovo d’illuminazione strategica crea un’atmosfera magica e invitante che riporterà all’antico splendore le scale di Napoli, ricreando un ambiente sicuro, confortevole e socialmente utile; sarà più di un puro design artistico, la “nuova scala” mira a cambiare il volto delle aree circostanti, fornendo nuove funzioni per la città, con la possibilità di dare nuova vita ad aree sottoutilizzate con ambienti e funzioni comuni interessanti.